Buon lunedì creativi,
A quanti di voi, nel corso della vita è capitato di collezionare oggetti particolari e anche difficili da trovare?
come animaletti, cartoline, monete, tazzine, uova in ceramica, bambole, ditali, cappelli e tanto altro.
A me piace molto collezionare i " Calendarietti profumati dei barbieri".
Quando ne trovo qualcuno nei vari mercati dell'usato non riesco a resistere e lo compro.
Oggi non sono più di moda ma, tra gli anni '30 e '60 era un modo carino di pubblicizzare il proprio negozio dando in regalo ai proprio clienti questi simpatici e piccoli souvenir.
L'usanza dell'omaggio del calendarietto non era solo dei barbieri ma anche di altre categorie commerciali come profumerie e sartorie.
Questi piccoli calendarietti erano e sono tuttora dei veri capolavori in miniatura a forma di libretto con i fogli dei mesi tenuti assieme da un filo di seta colorato, tutto racchiuso in bustine dal particolare profumo di lavanda, pino silvestro o talco e se conservati bene la fragranza rimane nel tempo.
Cercherò nei prossimi post di selezionarli in base agli anni di stampa e alla categoria: cinema, sport,opera o bellezza facendo delle foto spero decenti dove sia possibile ammirarne la bellezza.
Grazie a tutti quelli che, come me, hanno la passione del collezionismo.
Spero di vedere nei vostri blog, oltre ai nostri bellissimi bijoux , le vostre particolari collezioni di...
Saluti A presto!!!!!
Famosa casa di profumi a Milano Bertelli anno 1955-56 testo dell'articolo sotto e link di riferimento
http://www.accademiadelprofumo.it/pagine.cfm?LANG=IT&SEZ_ID=2&TS_ID=0&PAG_ID=12&PD_ID=3&DETT_ID=55
Fu nella seconda metà dell’Ottocento -nel 1888- che Achille Bertelli, reduce da un viaggio in America che si era pagato lavorando a bordo della nave che lo trasportava, diede inizio alla sua attività imprenditoriale. Laureato in farmacia, sperimentò e produsse con grande successo un nuovo rivoluzionario cerotto medicamentoso che per decenni alleviò i dolori alla schiena di milioni di pazienti in tutto il mondo. Rapido fu il passaggio alla cosmesi, con la produzione di saponi profumati e della crema Venus, nome che venne in seguito attribuito a tutta una serie di prodotti Bertelli; ma fu il fratello Vittorio a dare impulso alla linea cosmetica, subito dopo la Prima guerra mondiale, iniziando la produzione di profumi, ciprie e creme per la donna moderna, e aprendo negozi di Profumeria nelle maggiori città italiane. Grandi cure venivano assegnate ai prodotti, sempre modernamente testati, nonché alle confezioni, alla realizzazione degli esemplari in vetro che contenevano le preziose essenze, e a tutto il materiale promozionale e pubblicitario.
Mentre nel 1920 Julien Viard realizzava il flacone Bertelli per Profumo di Viole e nel 1926 René Lalique creava lo stupendo contenitore per Eva, artisti di fama come Boccasile e Dudovich disegnavano per questa Casa manifesti oggi divenuti emblematici di quell’epoca. Non meno preziosi, e ancora assai ricercati dai collezionisti, sono i calendarietti profumati Bertelli, che un tempo venivano distribuiti in omaggio dai parrucchieri e dagli Istituti di bellezza, realizzati spesso con gusto e grande raffinatezza.Tra i profumi di maggior successo Bertelli sono da ricordare La Rosa, Asso di Cuori, Ebbrezza Marina e Come tu mi vuoi,che oltre a vincere un premio all’Esposizione di Parigi del 1937 -fatto più unico che raro per un profumo italiano- aveva come testimonial l’attrice Greta Garbo.
Nonostante la distruzione dello stabilimento durante la Seconda guerra mondiale, l’attività Profumiera della Bertelli riprese con rinnovato vigore nel dopoguerra sotto la direzione di Umberto, figlio di Vittorio, sino agli inizi degli anni 1960, quando l’Impresa venne ceduta alla Lepetit.
Calendarietti Bertelli
Per meglio comprendere i percorsi della profumeria italiana diviene indispensabile l’analisi dei "calendarietti" profumati, un prodotto tipicamente italiano, che vantava la sua originalità in tutta Europa. Questi annuari, ai quali lavorarono artisti come Fortunato Depero, Nanni, Dudovich, Erberto Carboni, Romoli, Grondona, venivano distribuiti gratuitamente dalle barberie e dai saloni di bellezza durante il periodo di fine anno (divenivano anche il pretesto per sollecitare graziosamente la "mancia") e fanno parte del patrimonio della Profumeria Italiana. Profumati con l’essenza che in quel particolare momento si voleva "propagandare", i calendarietti profumati documentano gli stili che hanno attraversato il secolo: dal Libery all’Art Déco sino al Novecento, spesso con una grafica che li rende piccoli capolavori di gusto e di eleganza.
Che idea originale collezionare calendari. Mio padre per anni teneva quelli artistici grossi che sfogliavo sempre ma non sapevo ne regalassero anche i negozianti. A presto, Ely.
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